martedì 29 luglio 2008

Cuil, il nuovo motore di ricerca (semisemantico?) in black

Da una costola di Google (tre ex-dipendenti intraprendenti) nasce Cuil, che le fonti più autorevoli ci dicono di dover pronunciare come "cool". Cuil prende vita dall'esperienza maturata nella più grande palestra per cervelli che esista al mondo (Google) ed è un motore di ricerca che dichiara di aver già indicizzato oltre 121 miliardi di pagine (molte di più rispetto a Google).

Dal punto di vista estetico, Cuil si presenta su fondo nero, con un logo grigioblu e uno stile minimalista che rispetta il pianeta: ricordate gaatle.com, la customizzazione in nero di Google creata da Life Gate? Si trattava di un motore che proponeva pagine su fondo scuro perché i pixel neri (specialmente nei monitor a tubo catodico) consumano meno energia di quelli bianchi. Se siete tra coloro che sceglieranno Cuil come pagina di partenza all'apertura del browser, risparmierete qualche centesimo di corrente elettrica e la vostra anima verde andrà in un ecoparadiso.
Il rispetto per il pianeta, però, dura il tempo di inserire la chiave di ricerca e cliccare su SEARCH, perché i risultati vengono presentati su di un fondo criminalmente bianco.

Le novità principali di questo motore consistono nella presentazione dei risultati, nella formulazione delle risposte e nelle regole della privacy.

Cuil presenta i risultati di ricerca su tre colonne (la vista è personalizzabile anche su due), offrendo una selezione di testo più ricca di quella che siamo abituati a trovare su Google. Su uno schermo 1024x768 i risultati sono quindi disposti in modo che potremo leggere con chiarezza informazioni relative a sei/sette siti, accompagnate da un'immagine che rappresenta il sito. Una selezione di categorie correlate alla nostra chiave di ricerca ci consentirà di restringerne il campo per raggiungere risultati più precisi. Peccato che digitando "integratori" le categorie proposte siano state "Wine Regions Of Italy" e "2005 Albums".
Ci saremmo aspettati inoltre che questo svolgimento su colonne servisse per riempire di risultati gli schermi da 22 pollici che sempre più veleggiano sulle nostre scrivanie, invece no: tre colonne sono il massimo, e il resto è tutto bianco.

Per quanto riguarda il criterio con il quale vengono formulate le risposte, il team di Cuil è molto chiaro: la link popularity è un giochino simpatico ed efficace, ma chi sta facendo una ricerca non è interessato ai trucchi degli smanettoni che si occupano di web marketing. Chi fa una ricerca vuole trovare pagine in cui la rilevanza del termine ricercato sia evidente in profondità all'interno del sito. Le pagine vengono quindi analizzate per capire se sono rilevanti o meno per la ricerca in corso e la popolarità, che porta a visualizzare sempre gli stessi siti alle prime pagine, la si lascia a Google. Non ci dicono se stanno sfruttando un motore semantico, ma son cose che scopriremo a breve. La capacità che dovrebbe avere Cuil di capire quello che cerchiamo, per proporci un menu di categorie correlate, ci fa supporre che il motore sia in grado di interpretare il significato delle parole di ricerca.

La privacy, infine, è l'altro punto chiave di questo nuovo motore: Cuil si occupa di farci trovare informazioni, non di registrare che cosa cerchiamo. Non viene tenuta traccia, quindi, non solo di quello che viene cercato, ma nemmeno degli indirizzi IP di chi sta effettuando la ricerca (niente log, niente coockies). La nostra privacy è quindi completamente tutelata.

Per la serie PICCOLI MOTORI CRESCONO, ieri - giorno in cui anche altri autorevoli blog hanno parlato di Cuil scatenando una tempesta di click e un traffico eccezionale - il motore ha subito tradito la sua limitata dimensione operativa, con il messaggio che segue:

We’ll be back soon...
Due to overwhelming interest, our Cuil servers are running a bit hot right now. The search engine is momentarily unavailable as we add more capacity.

Thanks for your patience.

Per alcuni minuti il sito è risultato irraggiungibile e, una volta tornato in funzione, alcune sue pagine (about Cuil) hanno continuato a dare errore. Appena nato, Cuil azzarda i primi passi e dobbiamo solo avere un po' di pazienza.
Il sito, solo in inglese nell'interfaccia, lo è anche nella struttura e nel funzionamento, quindi per ora il mondo delle categorie funziona (neanche tanto bene) solo per ricerche anglofone. Entro la fine del 2008 verranno implementate le versioni europee e certamente gli esperti interverranno per sistemare i peccati di gioventù (anzi di infanzia) di Cuil e allora torneremo a usarlo, probabilmente con maggiore soddisfazione.

Marco Morello di supersalute.com